Cancro e bicarbonato di sodio

Secondo alcune ricerche, il bicarbonato di sodio (NaHCO3 o baking soda) potrebbe contribuire a ridurre la crescita e la diffusione del cancro. Cosa c’è di vero in tutto questo? Può il bicarbonato di sodio essere utile nella cura del cancro?

 

pH del sangue, dieta alcalina e cancro

Non tutti sanno che il pH del sangue NON può subire oscillazioni troppo brusche e che, per rimanere in salute, la regolazione acido-base dovrebbe mantenerlo a valori compresi tra 7,35 e 7,45. Bicarbonato di sodio cura il cancro?L’equilibrio del pH ematico all’interno di questo piccolo intervallo è garantito da vari sistemi di regolazione fisiologica, attivi soprattutto a livello respiratorio, ematico ed urinario.

Recentemente alcuni approfondimenti hanno ipotizzato che l’abbassamento cronico del pH sistemico possa incidere negativamente sullo stato di salute, predisponendo a problemi come osteoporosi, ridotta efficienza fisica ed invecchiamento precoce. Sia chiaro, però, che nella maggior parte dei casi NON è l’organismo umano ad essere difettoso nel regolare il pH ematico; piuttosto, è lo stile di vita dell’uomo moderno che ne compromette la funzionalità. In particolare, l’abbassamento (acidificazione) del pH ematico è promosso da alcuni fattori, tra i quali: dieta acida (troppe proteine, insufficienza di magnesiopotassio e calcio, eccesso di alcol, eccesso di nerviniidratazione scarsa o insufficiente – vedi PRAL), tabagismoeccesso di sodio ecc. Gli effetti negativi di una tale condizione potrebbero essere: eccessiva escrezione del calcio urinario e compromissione di varie funzioni corporee fino all’AUMENTO DEL RISCHIO DI INSORGENZA DEL CANCRO. Tali ipotesi appaiono tuttosommato fondate, purché si consideri che l’impatto di simili abitudini alimentari sul pH ematico non sia (o perlomeno non sia l’unico) fattore responsabile; infatti, una dieta “acida” è anche povera di frutta e verdura fresca e ricca di proteine e grassi animali, oltre ad eccedere con caloriesalealcol e zuccheri; è risaputo come simili abitudini alimentari, aldilà dell’impatto sul pH ematico, possano favorire* l’insorgenza di molte malattie, incluse alcune forme di cancro.

Non a caso il bicarbonato di sodio è un ingrediente comune a diverse terapie antitumorali alternative (altamente discusse e controverse perché prive di efficacia scientificamente validata), dove però è spesso inserito all’interno di formulazioni più complesse, comprendenti cocktail di diverse sostanze; ad esempio, vitamina C ad alte dosi, selenio, quercitina ed altri antiossidanti, acido citrico, THC (cannabinoide), curcuminaamigdalinamelatonina….

*NOTA BENE: le neoplasie hanno un’eziologia complessa, tipicamente multifattoriale, cioè possono essere causate o favorite da una moltitudine di fattori diversi (es. raggi ultraviolettiradiazioni ionizzanti, assunzione di tabacco, alcoolcarcinogeni e progcarcinogeni alimentari, determinati virus o batteri ecc.), che possono interagire tra loro e che comunque, per causare il cancro, devono sconfiggere i meccanismi difensivi dell’organismo.

E’ quindi irrazionale ricondurre le cause del cancro ad un unico fattore, specie se questo non è accettato come carcinogeno dalla comunità scientifica internazionale (come nel caso della tendenza all’acidità cronica del pH ematico).

 

Potenziali benefici sul cancro

Se le cattive abitudini alimentari possono abbassare il pH del sangue fino ai limiti inferiori di normalità, le buone abitudini dovrebbero essere in grado di alzarlo o comunque mantenerlo a valori ottimali, aiutando a prevenire l’insorgenza del cancro. In aiuto agli alimenti alcalini, alcuni ricercatori hanno studiato le potenzialità terapeutiche di una molecola estremamente diffusa ed economica: il bicarbonato di sodio (NaHCO3) nel trattamento del cancro.

Di seguito riportiamo il dettaglio del più importante studio a sostegno dell’utilità del bicarbonato di sodio nel trattamento del cancro, studio che è stato ripreso ed oltremodo pericolosamente ed inconsciamente magnificato da diversi siti online.

La sperimentale “Bicarbonate increases tumor pH and inhibits spontaneous metastases” effettuata dall’Arizona Cancer Center (University of Arizona)1 ha evidenziato che il pH extracellulare IDEALE per la crescita del cancro (verosimilmente presente in circostanze di displasia, neoplasia e metastasi) è di tipo ACIDO poiché:

  • Incrementa il metabolismo glucidico del tessuto neoplastico
  • Diminuisce la perfusione sanguigna a vantaggio della crescita tumorale
  • Stimola l’invasività ed il potenziale di metastasi del cancro.

Queste evidenze sono in accordo con quelle di altre ricerche/studiosi; diverse sperimentali hanno infatti dimostrato che il pH extracellulare dei tumori è tipicamente inferiore a quello dei tessuti sani, e che un pH acido promuove la crescita tumorale invasiva nei tumori primari e in quelli metastatici. In particolare, il pH esterno di tumori solidi è acido come conseguenza di un aumento del metabolismo del glucosio e della scarsa perfusione sanguigna con conseguente ipossia. Altri studi2,3 ed altri hanno dimostrato che la somministrazione orale di bicarbonato di sodio è in grado di aumentare selettivamente il pH extracellulare dei tumori, migliorando in alcuni casi l’efficacia di alcuni farmaci antitumorali.

Nello stesso studio, è stata studiata la somministrazione orale di bicarbonato di sodio in TOPI con cancro alla mammella, intrapresa allo scopo di aumentare il pH sistemico e ridurre conseguentemente l’acidità periferica della neoplasia; i risultati sono stati positivi e dopo l’utilizzo del bicarbonato di sodio è avvenuta una moderazione della formazione di metastasi spontanee originante dal cancro al seno delle cavie. La terapia ha anche ridotto il coinvolgimento linfonodale ma NON ha diminuito il relativo numero di cellule tumorali circolanti all’interno del torrente linfatico stesso. Inoltre, la somministrazione di bicarbonato di sodio per via endovenosa in altri modelli di cancro si è dimostrata utile nella riduzione delle metastasi epatiche e della prostata MA non ha sortito alcun effetto benefico sulle compromissioni tagumentarie di tipo MELANOMA.
Come si può evincere da questo breve riassunto, l’aumento del pH e la riduzione dell’acidità per mezzo del bicarbonato di sodio hanno prodotto un effetto senza dubbio positivo nei confronti della crescita e della proliferazione del cancro al seno, ai linfonodial fegato e alla prostata.

Non mancano, peraltro, criticità a tale studio7; per esempio:

  • il trattamento non ha avuto nessun effetto sul tumore primario in alcun tipo di tumore; non si è dimostrato utile, quindi, per guarire il tumore, ma soltanto per rallentarne la diffusione e ridurne l’aggressività
  • la terapia orale con bicarbonato di sodio ha prodotto solo un lieve aumento del pH e si è dimostrata inefficace nell’inibire la crescita dei tumori primari di maggiori dimensioni, e nel ridurre lo sviluppo delle metastasi nelle linee cellulari altamente aggressive a rapida crescita.
  • Gli stessi autori dello studio hanno evidenziato come la quantità di bicarbonato di sodio che sarebbe necessaria all’uomo per ottenere gli stessi effetti osservati sulle cavie, risulterebbe pericolosa per la salute del paziente (rischio di eccessivo aumento del pH ematico), suggerendo che sarebbe preferibile l’uso degli inibitori di pompa protonica

 

Obbiettivi futuri della ricerca

Il Dott. Pagel e la sua equipe sono in grado di monitorare le variazioni di pH tumorale per mezzo di una particolarissima macchina a risonanza magnetica; grazie a questa strumentazione, il gruppo di ricerca approfondirà ulteriormente gli effetti del bicarbonato di sodio sul cancro nei pazienti UMANI affetti dalla patologia in oggetto. Lo Stesso Pagel in un’intervista sottolinea che il bicarbonato di sodio non elimina il tumore, ma lo rallenta e permette ai farmaci antitumorali di agire in maniera più efficace. Continua infatti Pagel , «la somministrazione di bicarbonato è comunque potenzialmente pericolosa sia perché alla lunga può provocare danni irreversibili agli organi sani, sia perché il quantitativo di bicarbonato tollerato dal corpo umano è probabilmente minore rispetto al topo; sia perché non tutti i tumori producono alti livelli di acidi; dunque la cura potrebbe rivelarsi peggiore del male ». Ecco perché i ricercatori sostengono che l’uso di inibitori della pompa protonica sarebbe più efficace e sicuro del bicarbonato.

 

Ulteriori Criticità e pericoli per la salute

Uno dei pionieri delle terapie antitumorali alternative basate sull’utilizzo di bicarbonato di sodio, il dottor Tullio Simoncini, è stato radiato dall’ordine dei medici per aver somministrato il prodotto a pazienti affetti da patologie neoplastiche a fini terapeutici, pubblicizzandone l’effetto curativo, screditando alcune terapie antitumorali convenzionali, e traendone profitto personale. A ciò si sono aggiunte pesanti condanne per frode ed omicidio colposo (vedi approfondimento su wikipedia).

Tale pratica, infatti, è ritenuta non solo priva di fondamento scientifico ma addirittura dannosa in determinate circostanze, fino a rivelarsi addirittura mortale se utilizzata ad alte dosi.

Inoltre, non mancano studi che hanno mostrato come il bicarbonato di sodio sia del tutto inefficace7, o peggio possa aumentare la crescita di alcuni tipi di tumori, specialmente del tratto urinario o dello stomaco4,5,6 o potenziare l’effetto carcinogenico di altre sostanze..

In definitiva, in attesa di ulteriori approfondimenti, appare oltremodo ottimistico anche il solo sperare di curare il cancro assumendo semplicemente del bicarbonato di sodio.

Al massimo, tale intervento potrebbe aiutare i farmaci antitumorali convenzionali nella loro azione.

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