Che cos’è la cellulite

Con il termine di cellulite, o ancora con l’acronimo scientifico PEFS che sta per panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, si intende comunemente un inestetismo la cui insorgenza è dovuta essenzialmente all’alterazione di un tessuto sottocutaneo – in alternativa ipoderma – in cui si manifesti un’ipertrofia a livello di cellule adipose.

Per approfondire un po’ di più la dinamica di quanto accade, si può dire che al di sotto del derma viene a crearsi una situazione di ipertrofia delle cellule adipose, unitamente al fenomeno della ritenzione idrica e di liquidi a livello intercellulare: questa situazione è dovuta essenzialmente all’alterazione dei sistemi venoso e linfatico, con una circolazione sanguigna rallentata, da cui ne deriva appunto una stasi dei liquidi tra le cellule dell’ipoderma.

Quali sono le cause dell’insorgenza della cellulite

Si può dire che, da un punto di vista generale, la cellulite venga provocata generalmente da un’alterazione che si presenti a livello di microcircolo, tuttavia, la stessa è il frutto di una serie di fattori negativi, che da una parte possono essere fatti ricondurre al proprio patrimonio genetico, con una componente quindi di ereditarietà, e d’altro canto in relazione all’ambiente in cui si vive e, ancora, a quello che è lo stile di vita quotidiano.

Con un particolare riguardo a quest’ultimo, esattamente come si possa manifestare un’allergia durante il periodo di fioritura delle piante da parte di soggetti predisposti a ciò, anche nel caso del fenomeno cellulitico, determinati comportamenti scorretti possono nuocere e condurre all’insorgenza dell’inestetismo.

Ne consegue che, combinando insieme le due categorie di fattori negativi, si possa verificare molto facilmente un’alterazione dei sistemi venoso e linfatico, rallentando così il flusso sanguigno, ed avendo come effetto finale una ritenzione dei liquidi nel tessuto, che darà quindi vita al classico fenomeno esteriore della buccia di arancia.

Vediamo tuttavia più in dettaglio quelle che possono essere le cause ereditarie:

  • il sesso femminile: bisogna infatti considerare che nelle donne il fenomeno della cellulite si manifesta più facilmente, in ragione dell’incidenza dell’ormone femminile, l’estrogeno, che è alla base dell’accumulo di peso nella parte di corpo compresa tra i fianchi e le ginocchia, con la relativa ritenzione idrica e i problemi circolatori;
  • la predisposizione genetica, dovuta all’ereditarietà o alla familiarità, soprattutto nei casi in cui vi siano dei parenti in linea retta che già soffrano della stessa patologia.

Passiamo quindi in rassegna invece ora la serie dei fattori cosiddetti aggravanti:

  • diverse problematiche di natura vascolare;
  • in presenza di ciclo mestruale o di gravidanza (a causa dell’incremento degli estrogeni, che causano una ritenzione a livello di liquidi, e quindi problematiche di circolazione sanguigna);
  • indossando capi di abbigliamento troppi stretti;
  • quando si è troppo stressati;
  • in caso di cattive abitudini, come per esempio fumo ed alcool;
  • nel caso in cui si sia in una condizione di sovrappeso;
  • quando si segue un regime alimentare scorretto (ipercalorico, con eccessi di sodio o di grassi);
  • assumendo una postura scorretta o accavallando le gambe (problemi circolatori);
  • quando si conduce una vita sedentaria, svolgendo poca attività fisica (che impedisce problemi di microcircolo);
  • in presenza di repentini dimagrimenti;
  • permanendo in piedi nella medesima posizione (favorendo una stasi circolatoria);
  • in presenza di malattie di natura epatica;
  • indossando scarpe eccessivamente strette o i cui tacchi sono alti;
  • in concomitanza con fattori ormonali particolari.

Quali sono le fasi dell’evoluzione della cellulite

Osserviamo ora invece come si compone il fenomeno che sta alla base dell’insorgenza della cellulite, cercando di comprendere anche quali siano le singole fasi dell’evoluzione:

Cellulite nella fase edematosa

In questa fase, l’inestetismo si manifesta generalmente in parti del corpo quali caviglie, polpacci, cosce o anche alle braccia, e la causa principale è dovuta ad una ritenzione dei liquidi all’interno del tessuto adiposo.

Cellulite nella fase fibrosa

 In questo caso, ci si ritrova confrontati con una situazione in cui si presenta una sovrapproduzione del tessuto connettivo-fibroso, con il risultato che lo stesso tessuto adiposo si differenzia per essere maggiormente duro, essendo spesso accompagnato anche dalla presenza di noduli di piccole dimensioni.

Cellulite nella fase sclerotica

Quest’ultima fase si caratterizza invece per la presenza di noduli che si contraddistinguono per le loro dimensioni più estese, con il risultato che il tessuto adiposo si presenta ancor più rigido (cioè sclerotico).

Le differenti tipologie di cellulite

Non si può parlare genericamente del fenomeno cellulitico, senza differenziarlo anche in funzione delle diverse tipologie esistenti, esattamente come facciamo qui di seguito con il sunto delle principali peculiarità dei differenti tipi di cellulite:

Cellulite di tipo compatto

Come suggerisce lo stesso nome, ciò che si presenta al tatto è un tessuto duro, in alcuni casi capace di provocare persino del dolore o delle smagliature alla pelle: in genere, colpisce maggiormente nel caso di persone che si presentano in forma fisica e con una muscolatura tonica. È utile ricordare che si tratta della tipologia più frequente di cellulite, come del resto, che è pure quella più facile da trattare: si manifesta comunemente su ginocchia, cosce e glutei.

Cellulite di tipo molle

Analizzando invece questa seconda tipologia dell’inestetismo più detestato dalle donne in occhiali da sole sul terrazzo o in giardino, si scopre che la stessa si contraddistingue per la presenza di noduli sclerotizzati, solitamente concentrati su parti quali l’interno coscia o le braccia, soprattutto in persone di mezz’età la cui attività fisica è ridotta, o che sono soggette ad incrementi o diminuzioni di peso troppo repentine.

Cellulite di tipo edematoso

In conclusione, troviamo quindi la tipologia dell’inestetismo che comporta maggiori difficoltà nel trattamento: in questo caso, vi sono risposte dolorose agli stimoli, e in modo particolare l’inestetismo si localizza tra i piedi e le caviglie delle donne, a causa di un ristagno dei liquidi e ancora di problemi circolatori venosi e linfatici. Ciò è ben visibile nell’aspetto dei tessuti, che sembrano gonfi e spugnosi, in modo particolare nell’area di glutei e bacino.

Come si può prevenire l’insorgenza della cellulite

Esiste un rimedio anticellulite? Come in tante altre cose della vita, la risposta non è unica ed universale, ed anzi sono molteplici gli aspetti che possono entrare in linea di conto dal momento in cui si voglia prevenirne l’insorgenza, quali per esempio:

  • idratarsi in modo costante, assumendo acqua in quantità abbondante;
  • nutrirsi in modo sano, abbondando con frutta e verdura;
  • adottando un modello alimentare corretto;
  • facendo attività fisica in maniera costante e corretta;
  • vestendosi con abiti che non siano eccessivamente stretti;
  • indossando scarpe dai tacchi non eccessivamente alti oppure sandali non troppo stretti;
  • assumendo una postura corretta;
  • evitando di assumere alcool o di fumare;
  • sedendosi senza accavallare frequentemente le gambe;
  • controllando il regime alimentare affinché non si ingrassi o si dimagrisca in modo repentino;
  • evitando di restare seduti o viceversa in piedi per troppe ore;
  • verificando in modo costante il proprio peso-forma.

Quali sono i rimedi e le cure per contrastare la cellulite

Terminiamo la nostra panoramica su questo inestetismo andando a considerare un elenco di potenziali terapie o di trattamenti che si possono effettuare per tentare di contrastare la cellulite, detta anche panniculopatia edemato-fibro-sclerotica:

  • attraverso la mesoterapia;
  • sottoponendosi a cicli di radiofrequenza;
  • sottoponendosi a sedute di cavitazione;
  • intervenendo con il linfodrenaggio (adatto quindi a ristabilire una corretta circolazione linfatica);
  • sottoponendosi a sedute di massaggi;
  • applicando delle creme con azione farmacologica;
  • svolgendo esercizi di ginnastica specifica;
  • richiedendo della ionoforesi;
  • attraverso dei trattamenti di pressoterapia.
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