La biorivitalizzazione
Nelle prossime righe cerchiamo di comprendere al meglio che cos’è la biorivitalizzazione e, soprattutto, come potrebbe essere utile per combattere contro gli inestetismi che affliggono il nostro corpo. Prima di tutto, stabiliamo che questo trattamento è proprio perfetto per contrastare l’insorgenza dei segni tipici dell’invecchiamento della pelle.
Per ottenere questi risultati, si procede generalmente ad effettuare un’iniezione nella pelle – a livello superficiale e facendo uso esclusivamente di aghi molto sottili per ridurre i fastidi correlati – delle sostanze di tipo biocompatibile e che vengono in seguito anche riassorbite, con il risultato che si stimola la riattivazione a livello del derma.
In modo particolare, questo trattamento risulta essere ottimale per contrastare l’invecchiamento cutaneo in parti come il viso o il collo, puntando essenzialmente ad uno stimolo di quella che è la normale funzione delle cellule, le quali risultano essere più elastiche, con un aspetto nettamente meno invecchiato, soprattutto perché si attenuano le rughe.
Sono poi essenzialmente due le tecniche che stanno alla base delle iniezioni dei prodotti nella cute: la prima è nota con il nome di cross-linked, mentre che, la seconda è conosciuta con il termine di picotage. Vediamo ora di comprendere in modo un po’ più approfondito in quali caratteristiche differiscono l’una dall’altra.
Nel caso del trattamento cross-linked, la biorivitalizzazione avviene effettuando una serie di infiltrazioni a livello intradermico, agendo tanto in senso verticale quanto orizzontale, andando ad intersecare le stesse, soprattutto nelle aree delle guance, o ancora, perioculari e infine anche sul collo.
Il picotage è invece un trattamento ideale per effettuare una prevenzione dell’invecchiamento della pelle causato da un’esposizione solare o da trattamenti con lampade abbronzanti, con il cosiddetto fotoinvecchiamento: in questo caso si agisce attraverso microiniezioni superficiali, distanziate di circa un centimetro tra di loro, su parti come mani, viso, collo o anche décolleté.
Per stabilire il numero delle sedute cui sottoporsi, è importante valutare il singolo caso, analizzando con puntualità il livello di invecchiamento della pelle, agendo con frequenza tra i tre e i quattro mesi tra un trattamento e l’altro, eventualmente prevedendo anche massaggi e linfodrenaggi come trattamenti accessori.
Nella biorivitalizzazione è generalmente usato l’acido ialuronico (non è qui impiegato quale riempitivo), in alternativa al quale, si possono sfruttare farmaci di tipo omotossicologico, complessi polivitaminici, aminoacidi somministrati con o senza acido ialuronico.