Questa terapia nacque i primi del 1900, presso alcuni centri termali francesi, per trattare le arteriopatie: oggi, questa tecnica si utilizza per combattere celluliterughesmagliaturecicatricigonfiori e molto altro ancora, portando degli ottimi risultati.

Come funziona

Quando si parla di carbossiterapia, si fa riferimento alla somministrazione sottocutanea – tramite piccole iniezioni con ago sottile – di anidride carbonicaa scopo terapeutico, per combattere alcuni problemi di salute e inestetismi; inestetismi che colpiscono circa 24 milioni di donne italiane, secondo alcuni studi recenti. “Durante la stagione fredda, si tende ad accumulare grasso corporeo, in parte dovuto alla ridotta attività fisica e in parte alla mancanza di luce e agli ambienti riscaldati, che contribuiscono a rallentare il metabolismo dei grassi”. Questo trattamento agisce sul grasso, riattivando il metabolismo cellulare e gli enzimi capaci di sciogliere e riassorbire i grassi ed agisce anche sulla circolazione sanguigna – aumentando la velocità del flusso e l’apertura dei capillari – che ossigena meglio i tessuti e permette un più facile smaltimento di scorie e gonfiori. Infine, la carbossiterapia agisce sulla cute, in quanto l’aumento del flusso sanguigno e l’ossigenazione dei tessuti riescono a migliorare l’aspetto della pelle che va mantenuta luminosa e tonica, eliminando anche le cattive abitudini che la rovinano. “La carbossiterapia è un trattamento che trae origine nell’ambito della medicina termale, dove l’anidride carbonica viene impiegata sin dall’inizio del secolo scorso per curare i disturbi legati a una cattiva vascolarizzazione dei tessuti. Da circa un ventennio, l’anidride carbonica per uso medicale viene utilizzata anche nel trattamento di adiposità localizzata, cellulite e perdita di tonicità della cute”,

Controindicazioni

L’efficacia della carbossiterapia è stata dimostrata da diversi studi scientifici, che hanno registrato un miglioramento dell’elasticità della pelle e una reale e benefica azione vasodilatante. “La carbossiterapia è un trattamento innocuo, perché l’anidride carbonica per uso medicale è identica a quella che produciamo normalmente con la respirazione e viene riassorbita in pochi minuti per via ematica, ed eliminata per via respiratoria. L’anidride carbonica è, infatti, atossica e non provoca embolia, dunque non esistono particolari effetti collaterali: è, però, importante che sia anidride carbonica medicale veicolata da macchinari riconosciuti dal Ministero della Salute e che vengano utilizzati aghi monouso e sterili. Ad ogni modo, questo trattamento è sconsigliato durante la gravidanza ed in soggetti con cardiopatiediabeteanemie gravi o con insufficienze respiratoriecardiacherenali ed epatiche.